poco tempo per comunicare gli incontri,i successi e gli insuccessi del progetto,ma il progetto http://www.progettoads.net regionale anche sul territorio della nostra ast (ex asl ) lavora tutti i giorni per tutelare i diritti al benessere possibile di persone fragili che non hanno più l’occhio vigile del genitore . Il progetto ADS (amministratore di sostegno ) continua faticosamente a seguire una 15cina di storie più o meno faticose. La gente non sa che basterebbe poco per trasformare delle solitudini in Vite positive garantite da una Comunità che sa accogliere. Così è la storia di Luisa ormai in rsa con 100 euro al mese e che non esce quasi mai da una rsa che fa quello che può ma le cui giornate sono terribilmente uguali e dove i colori sono monotoni,o quella di Emanuela che testardamente vuole continuare con la sua sclerosi a vivere a casa sua con la badante,rincorrendo quotidianamente i debiti accumulati con aler,gas luce versamenti inps in una giocoleria per continuare e non farsi tagliare la luce,o quella più serena di Stefania che,rimasta sola nella casa di famiglia ospita Tiziana e insieme provano a rincorrere frammenti di felicità e di …normalità. La gente comune non sa…la gioia di Vito quando ha trovato l’ads per la sorella,Vito che è considerato un po’ fragilino…che fa i salti mortali per la sua famiglia… Basterebbe che ci chiedessimo ogni giorno ” e io cosa posso fare” per attivare un effetto moltiplicatore che trasformerebbe i toni del grigio in un arcobaleno di colori… Cittadinanza attiva,beni comuni,nuovo welfare non slogan ma una quotidianità che c’interroga .